L’Italia è 36esima nel mondo, su 100 paesi, per conoscenza della lingua inglese. In Europa, siamo 26esimi. Senza dubbio, si può fare di meglio. Soprattutto perché a beneficiarne non sarebbe solo la nostra vita privata (maggiore possibilità di relazionarsi con persone di tutto il mondo), ma anche la nostra carriera. L’impatto sul lavoro dell’inglese è, infatti, innegabile. Ma non sempre trova rispondenza nelle capacità dei lavoratori. Clicca qui per leggere l’articolo via @NuvolaDelLavoro